Questo disegno, originariamente nato dalla mente di Dante Bianchi nei primi anni ’50, riassume la naturale simbiosi tra la manifestazione ed il territorio che la ospita. Così, su un costruito paesaggio fatto di vari profili “cantianesi”, svettano le croci che, nel candore della luce della resurrezione, offrono l’immutato messaggio evangelico alle genti che qui convengono ogni Venerdì Santo.